Le resine di polibutilene tereftalato (PBT) vengono spesso impiegate in applicazioni dove è richiesta una elevata resistenza alle condizioni ambientali. Tuttavia, il PBT è suscettibile alla degradazione all’idrolisi causata dall’umidità combinata ad alte temperature (ad esempio, sopra l’85% di umidità relativa e 85°C).
Il PBT, infatti, viene ottenuto tramite reazione di poli-condensazione dell’acido tereftalico o del dimetil tereftalato e del 1,4-butanediolo, con rilascio di acqua. In condizioni di alta umidità e temperatura, questa reazione può essere invertita e la catena polimerica si frammenta, con conseguenti effetti apprezzabili sulla durabilità del componente.
Per questa ragione, Taro Plast ha sviluppato la famiglia di prodotti TAROLOX 10 I, che migliora la resistenza dei composti PBT all’idrolisi.
I test del prodotto sono stati eseguiti in condizioni molto severe, per accelerare i fenomeni e apprezzare la differenza tra i gradi standard e quelli stabilizzati.
Nei grafici sottostanti confrontiamo il comportamento all’invecchiamento del PBT standard rinforzato con il 15% e il 30% di fibra di vetro (TAROLOX 10 G3 e TAROLOX 10 G6) con i gradi stabilizzati all’ idrolisi TAROLOX 10 I G3 e TAROLOX 10 I G6.
Ritenzione della resistenza alla trazione dopo immersione in acqua a 85°C; PBT GF30 con resistenza all’idrolisi (TAROLOX 10 I G6) confrontato con la formulazione standard di PBT GF30 (TAROLOX 10 G6).
Ritenzione della resistenza alla trazione dopo immersione in acqua a 85°C; PBT GF15 con resistenza all’idrolisi (TAROLOX 10 I G3) confrontato con la formulazione standard di PBT GF15 (TAROLOX 10 G3).
L’invecchiamento dei prodotti con stabilità all’idrolisi procede più lentamente, garantendo così una durata maggiore dei componenti.
TAROLOX 10 I può essere utilizzato in connettori elettrici per automotive, interruttori, sistemi di sensori, e custodie.
TAROLOX 10 I è disponibile nei colori naturale e nero, con rinforzo in fibra di vetro al 15%, 20% e 30%.
Non esitate a contattare Taro Plast per ulteriori informazioni.
